A TU PER TU CON I NOSTRI CENTRI GIOVANI: CONOSCIAMO MEGLIO IL FAB LAB CON L’ INTERVISTA A LORENZO

A TU PER TU CON I NOSTRI CENTRI GIOVANI: CONOSCIAMO MEGLIO IL FAB LAB CON L’ INTERVISTA A LORENZO

Conosciamo meglio Lorenzo, educatore a Casa nel Parco – Scuola del fare e FabLab.

Per condividere con voi il lavoro che svolgono i nostri educatori nei nostri servizi, abbiamo intervistato Lorenzo, educatore presso il FabLab di Parma.

Qual è la tua storia personale all’interno di Gruppo Scuola e perché oggi continui a fare questo lavoro?

La mia storia all’interno della Cooperativa nasce nel 2015, anno in cui ho iniziato a fare delle sostituzioni quindi ho conosciuto le diverse realtà di Gruppo Scuola. Una delle realtà che mi ha colpito maggiormente è stata Casa nel Parco e la possibilità di lavorare nel FabLab. Io da sempre ho la passione per il legno e fortunatamente dopo aver fatto anche altri lavori oltre quello con il Gruppo Scuola, si è presentata l’occasione di lavorare con il Fablab come educatore. Da Circa due anni sono stabile a Casa nel Parco.

Qual è e come è nato il progetto più importante che avete fatto al FabLab?

Di progetti importanti per me ce ne sono tanti. Se dovessi sceglierne uno direi il teatro di burattini. Io sono appassionato di burattini e sto cercando di trasmettere questa mia passione anche ai ragazzi che già fanno dei percorsi annuali di teatro. Il teatro è molto presente a Casa nel Parco. Con la laser cutter abbiamo ricavato delle sagome di personaggi che poi sono state messe in scena in un’opera che abbiamo scritto con la mia collega Marianna. Io e Marianna l’anno scorso avevamo già fatto uno spettacolo di burattini per bambini e abbiamo voluto ampliarlo, andando a costruire un castello di burattini. Il teatro dei burattini è stata l’occasione perfetta per lavorare il legno, utilizzando diversi attrezzi, quali trapano, sega e viti. Abbiamo digitalizzato tutto su una piattaforma che mettiamo a disposizione al FabLab, per poi costruirlo manualmente. Lo spettacolo si è inserito nella rassegna di Verdi Off nella yurta di Peppino collocata in Piazzale Picelli ed è stato un successo. Sono stati coinvolti molti ragazzi, di diverse età e abilità. Era un gruppo eterogeneo che è riuscito a collaborare, a costruire un teatro e mettere in scena la scenografia e la drammaturgia, l’esecuzione di un’opera che è stata un successo e che probabilmente andrà in scena altre volte. 

Qual è il valore aggiunto che date alla città e perché questo centro è importante per Parma?

Il FabLab e anche il ruolo che ha di coinvolgimento con il centro giovani è importante per Parma perchè è aperto a tutta la cittadinanza oltre che ai ragazzi e perché cerca di trasmettere in maniera gratuita tante conoscenze e competenze digitali che ogni persona può scegliere di approfondire a suo modo anche a casa. E’ un posto in cui si cerca di promuovere l’innovazione. L’apertura del posto mira a coinvolgere e a catturare ed interessare più persone possibili affinchè portino qui progetti. Da questo nascono tante contaminazioni e tante idee che collegandosi tra di loro possano creare innovazioni.

Raccontaci la storia di una persona che avete seguito e che ti ha particolarmente emozionato.

C’è stata una bella collaborazione l’anno scorso durante un progetto fatto con i ragazzi in dispersione scolastica e con Graziano Andreassi, un collaboratore del laboratorio famiglia del quartiere San Leonardo con cui abbiamo costruito una minutera, sempre con l’utilizzo in parte della laser cutter, quindi una progettazione prima digitale per poi essere assemblata manualmente con gli attrezzi di falegnameria. E’ stata una collaborazione molto bella perchè personalmente sono stato ispirato da Graziano per l’ entusiasmo e la passione che ha messo nel lavoro e per fare appassionare i ragazzi. 

Raccontaci il legame che avete con le scuole e se c’è stato un progetto significativo.

Con le scuole abbiamo un legame molto forte, nel senso che svolgiamo numerosi laboratori con i ragazzi. Di progetti significativi ce ne sono stati moltissimi. Io lavoro principalmente con le classi medie. Quando lavoro a scuola insegno programmi di modellazione 3D, cerco di insegnare la costruzione di oggetti che possano avere un significato e un valore che porti a parlare di temi della contemporaneità quali, eco-sostenibilità, diritti umani e tutto ciò che gira attorno alle maggiori problematiche di oggi. Ad esempio, con le prime costruiamo il modulo Eco, una struttura architettonica ad impatto zero costruita a Parma. Con le seconde facciamo dei laboratori legati alla produzione di cioccolato, attraverso la progettazione e riflessione su ciò che è l’immagine al giorno d’oggi, ovvero l’immagine della progettazione di un logo che possa raffigurare l’insostenibilità della produzione di cioccolato. Partiamo da questo per arrivare alla produzione di cioccolatini. Con l’aiuto della laser cutter riusciamo a fare una sorta di fresatura sul legno e una volta inserito nella termo formatrice, viene ricavato uno stampo dentro cui viene versato il cioccolato fuso. I ragazzi attraverso un’esperienza pratica vengono portati a riflettere sulla sostenibilità della produzione del cioccolato, quando normalmente non tutti sono consapevoli dei metodi inquinanti che si celano dietro ad un semplice cioccolatino.

Il Fablab è una progetto in collaborazione con OnOff all’interno della Casa Nel Parco , un servizio del Comune di Parma. Se siete curiosi e volete conoscere da vicino questa realtà, potete trovarci in Strada Naviglio Alto 4/1.



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