A TU PER TU CON I NOSTRI CENTRI GIOVANI: CONOSCIAMO MEGLIO IL CENTRO GIOVANI LA SCUOLA DEL FARE CON L’ INTERVISTA A DOMENICA.

A TU PER TU CON I NOSTRI CENTRI GIOVANI: CONOSCIAMO MEGLIO IL CENTRO GIOVANI LA SCUOLA DEL FARE CON L’ INTERVISTA A DOMENICA.

CONOSCIAMO MEGLIO DOMENICA, EDUCATRICE A CASA NEL PARCO – SCUOLA DEL FARE.

Per condividere con voi il lavoro che svolgono i nostri educatori nei nostri servizi, abbiamo intervistato Domenica, educatrice presso il Centro Giovani La Scuola del Fare di Parma.

Qual è la tua storia personale all’interno di Gruppo Scuola e perché oggi continui a fare questo lavoro?
Ho iniziato a novembre dell’anno scorso. E’ stato un inizio particolare perché facevo degli affiancamenti nei vari servizi. Da una parte è stato bello conoscere le varie realtà di Gruppo Scuola, dall’altro invece è stato difficile perché mi sono dovuta rapportare con ragazzi di centri diversi e con colleghi diversi. Ora invece sono stabile a Casa nel Parco da circa due mesi e faccio parte dell’equipe. Sono molto affezionata a questo centro.

Qual è e come è nato il progetto più importante che avete fatto al centro giovani La Scuola del Fare?
Sono stati importanti due progetti. Il primo è stato il progetto del teatro di burattini realizzato con i ragazzi del centro grazie alla cooperazione del Verdi Off. Abbiamo realizzato delle sagome di alcuni animali grazie alla laser cutter del FabLab. L’intera realizzazione, la sceneggiatura e tutto il resto è stato creato insieme ai ragazzi che sono stati parte attiva della realizzazione ma anche dello spettacolo. Lo spettacolo messo in scena era intitolato “La vita sul naviglio” e raccontava le vicende di alcuni animali che provenivano da diverse zone del mondo e che dovevano convivere tra di loro. Questo spettacolo è andato in scena nella Yurta di Peppino in Piazzale Picelli a Parma ed è stato bello vedere i ragazzi attivi e coinvolti nell’intera realizzazione.
L’altro progetto  riguarda la realizzazione della biblioteca che è un punto prestiti, già attivo qui a Casa nel Parco dal 2015,  ripreso e aggiornato. Abbiamo realizzato assieme ai ragazzi la struttura della biblioteca sempre in collaborazione con il Fab Lab e con il Sistema Bibliotecario Parmense e in seguito abbiamo deciso i libri da esporre. Ora siamo a tutti gli effetti il punto prestiti. A cadenza periodica ci saranno delle giornate che dedicheremo alla biblioteca, ci sarà uno spazio lettura e degli eventi che organizzeremo ogni mese.

Qual è il valore aggiunto che date alla città e perché questo centro è importante per Parma?
Il centro giovani per me era una realtà sconosciuta perchè nella mia città a Crotone i centri non sono presenti. Secondo me sarebbero utili all’intera comunità. Inizialmente confrontarmi con ragazzi adolescenti è stato un po’ difficile perché non ho mai avuto modo di lavorare con questa fascia di età. Stando a contatto con loro mi ha permesso di capire tante cose. Una tra queste è che i ragazzi hanno bisogno di sentirsi ascoltati e amati. Hanno bisogno di sentirsi partecipi di una realtà. Qui al centro giovani molto spesso ci sono ragazzi dagli 11 ai 21 anni e molti di loro hanno delle situazioni molto delicate. Secondo me un centro giovani è importante per dare ai ragazzi un senso di tranquillità e far capire loro che siamo qui per ascoltarli.

Raccontaci la storia di una persona che avete seguito e che ti ha particolarmente emozionato.
Tengo particolarmente alla storia di un ragazzo che aveva difficoltà a gestire i fallimenti, aveva una bassa autostima e non riusciva a mettersi in gioco. Pian piano abbiamo cercato di coinvolgerlo in diverse attività fino a prendere sempre di più consapevolezza delle sue abilità e capacità. Siamo sulla buona strada. Vedere in lui un cambiamento è stata una soddisfazione.

Raccontaci il legame che avete con le scuole e se c’è stato un progetto significativo.
Con la scuola ho iniziato un progetto di mentoring e di affiancamento per ragazzi a rischio di abbandono scolastico. E’ un progetto di poche ore ma che permette di approcciarmi con le scuole e di conoscere una nuova realtà diversa dal centro. Mi piace molto perchè ho un rapporto uno ad uno con il ragazzo e non con l’intera classe. Sarebbe interessante nel futuro fare anche altri progetti con questa modalità. Inoltre, c’è un progetto che mi ha visto partecipe con la Scuola Parmigianino ed è un progetto di microimprenditorialità che riguarda la modifica e riqualifica di alcuni ambienti scolastici.
Con la Scuola Toscanini stiamo facendo dei progetti che portano gli studenti a frequentare Casa nel Parco per svolgere le attività.
Abbiamo contatti non solo con le scuole di quartiere ma anche con le altre scuole di Parma.

Perché ami il tuo lavoro?
Quando mi fanno questa domanda ci penso sempre un po’ perché io mi sono sempre proiettata a lavorare con un’altra fascia di età, quindi ritrovarmi con i ragazzi di quest’età per me è una cosa completamente nuova. Inizialmente pensavo non mi avrebbe entusiasmato, ma in realtà devo dire che i ragazzi ti lasciano veramente un mondo, il loro mondo. Ti aprono le porte del loro cuore facendoti entrare nella loro vita. Si sentono ascoltati, accolti e amati. Amo il mio lavoro per tutto questo.

Scuola del Fare è un progetto in collaborazione di con On/Off all’interno di Casa nel Parco, un servizio del Comune di Parma. Se siete curiosi e volete conoscere da vicino questa realtà, potete trovarci in Strada Naviglio Alto 4/1.



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